Spalle

Le Spalle, movimenti, ossa e legamenti

 

Tutti noi bravi ratti da palestra ( alcuni hanno pure l’odore giusto),  sappiamo quanto siano importanti le spalle, quando anche una delle due ha problemi, praticamente dobbiamo limitare del  98% il parco giochi.

Probabilmente è l’articolazione più mobile che abbiamo, la possiamo sollevare di lato come durante le alzate laterali ( abduzione), la possiamo avvicinare al corpo in modo cosi completo che con la mano destra potete afferrare le chiavi nella tasca (sia frontale, che posteriore) sinistra ( adduzione), possiamo alzarle e abbassarle, come quando facciamo le scrollate ( elevazione e depressione) , possiamo oscillarle dietro e avanti come quando prendiamo uno slancio ( estensione e flessione ), possiamo aprire e chiudere in avanti e dietro muovendo le scapole ( anteposizione e retroposizione) e poi muovendo l’omero ( mettete un braccio a L), possiamo intraruotarle abbassando  braccio e quindi sollevando il gomito, ed extraruotarle alzando il braccio e riabbassando il gomito.

Tutta la nostra forza nell’upper body è gestita dalle spalle, eppure è un articolazione ridicola, basata apparentemente sul nulla.  Non c’e acetabolo, non ci sono incastri veri, si tratta dell’omero che è collegato alla scapola, la scapola che è collegata alla clavicola, la clavicola che è collegata allo sterno, ( da voi, io ne ho uno scollata ),  e la cosa bella è che in tutto questo la scapola non è attaccata a nulla.

peck backAndando avanti negli articoli, mi sentirete dire spesso che è l’omero a gestire i movimenti della parte superiore del corpo, in base a come lo muovete cambia il settore muscolare di interesse.  Pensate ad un esercizio d’esempio che uso spesso per spiegare la cosa ai ragazzi in sala, il Peck Back.

Lo potete fare anche senza la macchina, da seduti, comodi comodi al pc, fate finta di aprire i bracci della macchina allargando le vostre braccia. Con i palmi verso il basso, quindi spalla intraruotata e gomito extraruotato, quindi bello in su,  lavoriamo per lo più la zona alta della scopola e il deltoide posteriore, senza muovervi ma tenendo la tensione, girate la mano, palmo frontale, spalla leggermente extra. e gomito leggermente intra. , sentirete che la tensione va via dal deltoide posteriore e si sposta  al sotto scapola, palmo verso la parete posteriore, ancora di più spalla in anteropozione e gomito ancora più in extrarotazione, la sensazione sarà spostata quasi solamente sul deltoide posteriore.

Un altro esempio è il pulley basso con maniglie, con i palmi in alto, sentirete i bordi della della schiena da sotto la clavicola al fianco, con la presa in verticali, palmi rivolti uno all’altro sentirete il lavoro spostarsi dalle clavicole in su e soprattutto nella parte centrale della schiena , con i palmi in basso la zona resta uguale a questa ma dal centro, la sensazione è maggiormente spostata sul laterale.

Ho usato volutamente termini alla buona, e potrei continuare, con altri esempi, sul petto, sulle braccia, sulle spalle, ma per ora va benissimo cosi, la cosa da capire è che in base a come si mettono mani e gomiti, cambia del tutto l’esercizio.

Potete approfondire QUI

Il dramma da qui in avanti è che è tutta una rottura di cazzo, ma serve, ci saranno tanti video, vi consiglio di vederli mentre leggete la parte a loro dedicata, non hanno volutamente audio.

Video Omero

omero

L’omero è un osso praticamente triangolare attorcigliato su se stesso, molto ruvido per far si che si innestino meglio tutti i muscoli che ivi si agganciano, e con una mezza testa tonda, la cosa da tenere presente per dopo è che sotto la testa ha delle sporgenze, dette tuberosità, da un lato è più piccola dall’altro più grande, ma vi interesserà dopo quando sarà chiaro il senso.

 

Apparato scheletrico - Scapola (vista posteriore)

 

 

 

 

 

 

 

 

Dei movimenti della scapola ne ho già parlato negli articoli sui rematori QUI , l’omero di appoggia sulla sua cavità, la glenoide, anch’essa leggermente sferica,  che però ha una superficie misera, grande circa come una monetina di 10 centesimi, eppure il braccio resta sempre bello attaccato la, perché è sufficiente per fargli da base.

Video Gleno-Omerale

Video Clavicola

Questo avviene grazie alla spina, ( sovraspinoso, sottospinoso, quei cosi che si infiammano tutti insomma, vi dicono nulla?), quel segmento osseo che vedere andare da un lato all’altro, per poi sporgersi, curvarsi verso avanti e allargarsi per formare l’acromion, su cui poi poggia la clavicola che dall’altro lato si fissa con lo sterno . Se mettere il dito sull’osso sotto il collo e muovete la spalla la sentite spostarsi.clavicola3

Sul lato frontale della scapola invece c’e una protuberanza detta processo coracoide su cui si innesta ad esempio il capo lungo del bicipite e il piccolo pettorale, oltre a un muscolo detto appunto coracoideo.

Nella foto vedete pure tutti gli importantissimi legamenti senza di cui il baraccone non starebbe in piedi, e poi col cazzo che fate panca piana. Come vedete c’è un legamento per ogni struttura.

gleno omerale

Da omero a coracoide, coraco-omerale, serve a due cose:  A) non far cadere il braccio per terra per caduta libera, e limitarne l’escursione mentre va in avanti e dietro.

Da coracoide ad acromion, coraco acromiale

Da coracoide a clavicola, coraco claveare

Da clavicola ad acromion,  acromion-claveare

Da omero e glenoide, gleno-omerale, serve per mantenere l’omero a contatto con la cavità genoidea, in più sono i tendini che limitano l’escursione in alto dell’omero e la sua torsione in avanti e dietro, cioè l’intra e l’extra, rotazione dell’omero.

Video Acromio-Claveare

Quando solleviamo il braccio, facciamo il destro,  la scapola ruota verso l’esterno seguendolo  e nel frattempo si sposta  verso l’alto, trascinando la clavicola.  Se cosi non fosse, l’omero impatterebbe con l’acromion, che forma una sorta di tetto, e sarebbe impossibile che si sollevi. Virtualmente, forzando la mano,  in questo caso, potrebbero succedere due cose:

A) l’omero preme cosi forte da spezzare l’acromion.

B) L’acromion resiste ma la testa dell’omero slitta in basso ed esce via  dalla cavità glenoidea, a questo punto mancando l’appoggio della scapola, vi lussate la spalla.

Video Scapola

La scapola, come anche visto sul link ai rematori collegato prima,  si muove tantissimo, ruotando scivolando avanti e dietro sulle costole, come durante i rematori, si può elevare e deprimere,  ad esempio nelle crollate, può ruotare la punta verso l’interno e l’esterno come quando alzate il braccio, può essere sia addotta, cioè avvicinata alla colonna, che abdotta, e poi c’e il famoso Tilt, cioè visti di profilo, può essere ruotata in avanti e in dietro, pensate a quando si gonfiano i trapezi per la must-muscolar, e tutto questo serve per garantire che l’omero, in ogni sua posizione, abbia sempre l’appoggio necessario ( sulla glenoide) ai suoi movimenti.

In sostanza omero e scapola si muovono sempre assieme e da qui nasce la definizione di articolazione scapolo-omerale, e il loro movimento in sincronia si definisce Ritmo-Scapolo-Omerale.

Video Ritmo Scapolo Omerale

Intanto cercando Tilt su google succede questo XD

titl

Dividiamo un pò l’argomento o diventa pesante.

Segue