Pinocchio, He-Man e Forzuto si allenano

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Precede

Gli angoli della forza e rom

Nei corsi di BB mi hanno sempre insegnato che gli angoli di lavoro devono essere di 90°.

Quindi, per esempio, se siamo sotto la classica panca piana, il modo migliore per lavorare è usare un impugnatura tale da creare un angolo di 90° tra omero e avambraccio.

articolazioniE’ vero che il corpo è fatto di leve, ma non ne abbiamo solo una, per esempio la spalla è un fulcro, in cui si innesta l’omero, che però poi tramite il gomito, si unisce all’ avambraccio.

Ecco la fantastica lavagna che mi regalò mia nonna da bambino, il mio pupetto per disegnare 😀   e un pò di esempi di articolazioni.

Vorrei farvi notare che per fare sta cacata ho anche comprato i gessetti colorati.scomposizione forze

Una forza che agisce in modo inclinato è formata dall’unione di due forze una, parallela e una perpendicolare.

Nella realtà, anche se non sembra, la forza non è come F, cioè di traverso, ma una somma tra Fpa, che non contribuisce per nulla, ed Fpe, che è quella che da potenza.

Più la forza è perpendicolare alla leva è più si incrementa la potenza, perché in sostanza se la leva non ruota ( non va di “sbiego” ) non si spreca energia.

Ora le mie grafiche fanno schifo e non le so fare tutte a modo mio, incapacità informatica, quindi facciamo cosi.

grafico inclinazioni

Che è sta roba?

Allora su un diagramma di assi cartesiani indichiamo il momento, ovvero la forza meccanica che sprigioniamo per creare il movimento del peso, e il Theta che poi non è altro che l’angolo fra le forze ( Fpa ed Fpe).

 

 

Senza farla lunga il grafico serve solo per rendere immediatamente facile capire che il momento aumenta con l’aumentare dei gradi, o detto in modo “potabile”, se l’angolo è di 90° avete più forza.

Altrimenti succede questo.

Video Dumbell Fail 

Ma non ci si limita solo agli angoli con cui tenete il peso, ma anche dal capire come tirano i muscoli, ad esempio il pettorale tira il braccio per obliquo facendo ruotare il braccio in senso antiorario, mentre il peso sulla mano tira in quello opposto, ( lo avete visto nel video precedente). Già da questo dovreste capire che la tanto amata panca piana con bilanciere, non è l’esercizio migliore per lavorare il petto. Ma la panca piana la massacrerò per bene in separata sede e voi mi odierete.

he man panca Nel  frattempo  ho beccato He-Man che si allenava con i manubri di Puffo Forzuto,  e a differenza del mio amico legnoso di prima, fa sia l’arco, che il leg drive, poi vedrete ahahahah.

( guarda l’articolo sul baricentro  per finire di comprendere l’argomento)

Però, se il pettorale tirando in dentro, impedisce al vostro braccio di precipitare al suolo ruotando a destra, cosa impedisce al vostro omero di staccarsi dal torace e schizzare in aria in stile Splatter?suarez-stacca-un-braccio-a-chiellini

 

 

 

 

 

 

E’ l’articolazione della spalla cioè i legamenti, la clavicola e la scapola che premendo fanno da resistenza ( forza di reazione ) frenando il tutto. Ovviamente più peso c’e, e più giù si va, e più i “giunti “ devono resistere..

CAM02126 Forzuto intanto ha fregato la spada del potere…

Ora non vi voglio spiegare tutto con i calcoli, però dovete capire che un peso gigante mosso  con un arco di movimento mini, richiede uno sforzo più piccolo rispetto all’ usare lo stesso peso in full rom.

Però,  un peso che sapete gestire bene, sfruttando  un arco pieno, e in cui il muscolo viene stirato tutto per bene, genera lo stesso stress muscolare di un pesone mosso poco.

Infatti i mezzi i colpi ( rom parziali ), vengono sfruttati per imparare a manovrare grossi carichi, fino a quando il muscolo percepisce i carichi normali diventare (da pesanti ) leggeri.

E ora sono cazzi però

so cazzi

Forza d’inversione

Sono cazzi perché fin qui abbiamo considerato tutto come il peso fosse fisso, ma in realtà si muove.

Quando He-Man inizia l’esercizio i manubri sono in alto belli fermi nella mano, il prode eroe prende il respiro prima di iniziare, quindi la velocità del manubrio è pari a zero, è come se fosse poggiato sul rack.

Quando l’esercizio parte, viene mollata la tensione muscolare, in modo che il peso possa scendere giù, ovviamente a noi piace la “negativa“ controllata ( fa “massa” XD ) , quindi non ci facciamo cadere il peso a piombo, ma contrastiamo questa caduta, cioè usiamo una forza sufficiente a frenare la caduta.

Il problema nasce quando dobbiamo invertire il senso di marcia per tornare su,  cioè per partire dal punto basso, per poi risalire, perché a quel punto il peso ha preso velocità e più si scende, più velocità guadagna.

Per riuscire a risalire, in realtà bisogna mettere ancora più forza di quanto ne serve per  contrastare il peso in caduta, e questa forza, che ci serve per invertire il movimento,  sarà tanto maggiore, quanto maggiore sarà la velocità con cui decidiamo che il peso deve tornare su.  In sostanza bisogna prima fermare la caduta, anche perché senno ci sfondiamo lo sterno,  e poi andare al contrario.

Immaginate di essere in macchina e dover frenare; se andate piano, potete essere delicati col freno, se correte e vi esce un bambino all’improvviso  invece, ( oltre a essere dei coglioni ), dovete piantare il piede sul freno. Cioè serve più energia.

Non solo, scendendo  ci si limita, come detto,  a contrastare il peso fisico dell’attrezzo e la gravità che spinge in giù, per salire si va anche contro la gravità, quindi serve più forza anche solo per questo.

Per essere più chiari è quello che succede quando fate una negativa di panca piana.

I muscoli sono forti abbastanza a contrare il peso sul bilanciere, e la forza di gravità, ma arrivati giù il muscolo ( di solito le negative si fanno col 110-120% del massimale) non ha una “coppia” sufficiente a frenare del tutto la caduta e invertire il senso di marcia, e noi ovviamente ci restiamo sotto, infatti abbiamo due bravi spotter che ci tirano fuori dall’ingombro.

Video negativa

In questo video vedete tutto, finchè sta su è tranquillo, poi scende, e più lo fa, più il peso va veloce, verso la fine cede quasi, a quel punto però il suo motore non ha abbastanza forza per tornare su, lui ci prova ma nulla.

Ovviamente, in un caso normale, arrivati su, bisogna rifrenare, per tornare giù, e anche se non sembra anche quello richiede uno sforzo.

Vi è mai capitato di restare con la macchina ferma? La spingete da dietro, inizia a camminare e voi spingete, spingete, poi prende velocità e vi scappa dalle mani, e, in una scena da Paperissima, vi ritrovare a correre più forte per arrivare dal lato davanti e frenarla facendo una forza tremenda?.

Questo è quello che succede tutte le volte che banalmente spostiamo un peso su e giù o avanti e dietro.

In realtà non è vero che c’e solo questo, ma non voglio ammassare altri argomenti. Guardate voi stessi l’ articolo sulla propriocezione “tavolette “ )

Verrebbe da pensare che a questo punto più velocemente si spinge il peso più si cresce, dato che serve più forza, ma non è cosi. Per essere esplosivi bisogna usare un peso basso, l’esasperazione dell’esplosività sono gli allenamenti balistici, quelli con pesi ancora più piccoli, in cui si lancia il bilanciare e si riprende, che ne so pensate a un JumpSquat, o a questo che fa Arrow che è supermegafighissimissimo.

Il problema è che il muscolo cresce non solo in base alla potenza ma anche  al tempo in cui contrasta il carico. Vi ricordate il TUT?  Li c’erano le tempistiche in discesa, stop basso, risalita e stop alto, ora dovrebbero avere ancora più senso. Se non avete letto quella parte andateci per completare il discorso.

 

Ora sapete cosa succede durante un “banalissimo esercizio”  su come funzionano i muscoli ho gia scritto parecchio.