Compensazione attiva e passiva
Giovedì 03 Maggio 2012 10:04
Purtroppo se la vostra sala pesi è piena di macchinari, state vivendo un inganno.
I macchinari:
Agli inizi c’era una fortissima scarsità di macchinari e quindi si utilizzavano esclusivamente i pesi liberi che allenavano praticamente ogni distretto muscolare.
Oggi è tutto cambiato, con le palestre “commerciali” si sono diffusi dei macchinari talmente specifici e confortevoli, da limitare totalmente quella che un tempo era un’attività fisica particolarmente vivace.
Quello che stiamo cercando di spiegare non è la differenza che passava tra sollevare un bilanciere da terra per fare uno squat e sfruttare un power rack per fare la stessa cosa, ma il fatto che esistano 6-7 macchine per gruppo muscolare e quasi tutte di utilità dubbia.
Questi macchinari presentano due grossi difetti; il primo è che confondono la clientela, il secondo è che pretendono di far lavorare nello stesso modo, con le stesse leve, e soprattutto con gli stessi fulcri, persone di altezze molto differenti.
Non c’è dubbio, ed è universalmente riconosciuto, che bilancieri e manubri hanno una marcia in più rispetto ai macchinari, così come è lapalissiano che se i bilancieri che i manubri, possono essere caricati a volontà, permettendo tensioni reali, i macchinari rubano carico grazie alle loro carrucole e alle loro camme.
Questo fa sì che le cosiddette sale fitness siano una tale presa in giro.
Per fortuna da qualche anno sono disponibili macchinari a leveraggio con carico libero che, da un lato sono un notevole passo avanti rispetto macchinari fitness ma, dall’altro continuano ad impigrire i movimenti completi agli allievi, grazie ai loro range movimento controllato.
Basta con le chiacchere:
Troppo spesso si sentono delle discussioni idiote che riguardano il numero di serie e ripetizioni, percentuale di carico, frequenze, ma nessuno si preoccupa del vero problema, della corretta selezione degli esercizi e dell’esecuzione ottimale.
Il corpo umano è, biomeccanicamente parlando, portato a cercare la postura ottimale e confortevole per sollevare dei carichi pesanti, non servono i macchinari.
Esiste soltanto una cosa migliore dopo un bilanciere, ovvero una coppia di manubri.
Solo i manubri possono essere spostati contemporaneamente nelle tre dimensioni, basso, alto, dietro, avanti, destra, sinistra, è soltanto un manubrio può essere sfruttato ruotando il polso sia in supinazione che in pronazione.
La compensazione attiva e passiva:
Applicando un mini carico, su un solo del manubrio, possiamo creare una compensazione sia attiva che passiva, ovvero uno squilibrio difficile da controllare. Questo è fattibile con una catena, o un peso magnetico da 250,500 o 1000gr.
La compensazione sarà passiva se si accetta lo squilibrio del carico, oppure attiva se questo si contrasta e quindi si mantiene la traiettoria originale del manubrio che diversamente sarebbe deviata.
I Pettorali–I Bicipiti–I Tricipiti–I Dorsali
Fonte:
Mario Civalleri