Eccoci

2.Grazie

 

Sabato 15 Novembre 2008 20:48

La gestazione di questo progetto, dura ormai da anni, la mia è solo una storia come tante.

A 17 anni, segnato da due polmoniti in fase neonatale, da un paio di infortuni in fase adolescenziale, (tra cui la rottura di una clavicola e un menisco andato), ero un ragazzino gravemente sotto peso.

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Il mio metabolismo troppo rapido sicuramente non aiutava, ma ero stanco dei miei  65 chili, decisamente scarsi  per chi era alto 1.84 e aveva sempre ammirato gli sportivi e il mondo dei pesi  essendo cresciuto guardando  Conan, Hulk, e il grande Wrestling anni 80. Mi sentivo a disagio con me stesso, allo specchio non vedevo rappresentato l’immagine che avevo di me in testa, ma esclusa la bicicletta, con cui andavo da per tutto, non facevo nulla.

Tutto iniziò quando un amico mi chiese compagnia per andare a fare un allenamento estivo di kick, mentre lui si allenava io gironzolavo e in sala trovo un amico, Santino, il veterinario dei miei animali. Non sapevo si allenasse, ma poi.. Ricordo ancora quel giorno, pavimento gommato nero,  zona petto a sinistra, gambe a destra, dorso sul laterale, lui sempre visto in camicie all’ ambulatorio  sfoggia una maglia di superman, sotto il classico completo anni 90, short e canotta pezzo unico a righe gialle e nere, inizia a fare squat a 120 kg con una gamba a multipower, e scopro che pesava 110 chili,  era immenso e tiratissimo. Nulla che da vestito si potesse solo immaginare.

Iniziamo a parlare mi fa provare una panca con 30kg totali che mi arrivano in faccia, ma nel giro di un paio di settimane mi si apre un mondo e  una passione immensa. Grazie a lui inizio ad avere il mio primo diario di allenamento, le prime diete, le prime copie di Olympian’s, i primi testi, le prime periodizzazioni.. Ho ancora tutto gelosamente salvato, pezzi di fogli prestampati con loghi di prodotti veterinari, con su scritte diete e periodi di lavoro per mese… Sono ancora il mio sacro graal, quando perdo la strada riguardo tutto e ritrovo la voglia di andare avanti.  Non credo che lui sappia cosa rappresenti per me, quanto abbia fatto per me andare tutti i pomeriggi in ambulatorio a parlare, quanto gli sia stato grato quando mi consentiva di andare da lui a casa la domenica mattina, e Oletta, la sua compagnia, mi metteva in un sacchetto un chilo di proteine. Loro prendevano i pacchi da 15 chili, io non avevo tanti soldi cosi poco alla volta li prendevo da loro pagando la mia parte a poco a poco. Tutta la mia passione e tutto quello che sono ora, probabilmente, lo devo solo ed esclusivamente a lui.

Purtroppo vivo in un paesino, il concetto di personal trainer è del tutto sconosciuto, chi apriva una palestra faceva  tutto, dai pesi allo spinning, mi resi conto dopo un anno senza risultati ( non chiesi subito aiuto a lui) che qualche cosa non andava, spinto però da alcuni amici e ragazzi conosciuti li,  ho avuto i consigli iniziali e la giusta spinta a  provare, ascoltare i veterani (alcuni erano Pro) e studiare.

Avevo capito che il modo migliore per crescere è emanciparsi e per farlo dovevo divorare tutti i testi a disposizione, vagliare tutto, fare una cernita e testare cosa poteva andare o meno, cosi tra uno sbaglio e un altro, arriva ad un buon risultato.

Erano anni stupendi, conobbi Leo Caminotto, Mario Mazzotta, in sala con noi si allenava Marina Fassari, era un periodo in cui le palestre erano ancora templi e non sale giochi per ragazzini rompi scatole, e sale di aspetto per vecchi annoiati..  Ma i tempi stavano cambiando, non so chi, non so dove, aveva deciso di stuprare il regno di ghisa inventandosi quell’ aborto che oggi è conosciuto come Fitness, un calderone in cui è stato mischiato il niente col nulla e che come effetto ha avuto solo frustrazioni, malcontenti, e doping ( nell’assurdo tentativo di colmare quel vuoto).

Un giorno durante il mio primo lavoro, facevo il magazziniere,  arrivò un lungo infortunio, letto per mesi, schiena a pezzi, ma nei ritagli di tempo senza dolori mi sono sempre allenato, sono stati 4 anni di cadute e riprese dovute a medici “disattenti”,  finchè non arriva il momento in cui il medico giusto mi  liberò dall’incubo, dopo 5 ore a schiena aperta potevo dire addio a tutto. Addio ai 7 mesi bloccato a letto, addio a un anno di stampelle, addio a un anno di dolori cronici, tachicardia e tremori, addio alla paralisi e all’ incubo della sedia a rotelle a vita.

La storiella non è finita ancora, quando ho aperto il portale avevo appena ripreso a fare ciò che amo, ero in piena riabilitazione, si ricominciava a camminare ( nel senso letterario). Ero consapevole che, non importa cosa accada, mi  sarei allenato sempre, con la speranza, un giorno, di poter aiutare con la mia  esperienza, chi come me si avvicina timidamente allo sport.

Ormai conoscevo diverse tecniche, avevo avuto ottimi risultati, avevo buone basi e conoscevo un paio di diete, credevo fosse giunto il momento di fare il mio primo corso e dare un senso a tutto, nel tentativo di realizzare un sogno, aiutare gli altri a capire e fare  in due o tre anni quello che io ero riuscito a  fare in 6. Magari avrei potuto guadagnare  con un attività che mi dava un immensa serenità ( dopo tutto lo facevo da un pò ma senza stipendio ). Fu cosi che conobbi una delle persone più preparate ( penso di poter dire senza sbagliare ) in Italia. M.M. ( non lo cito per intero perché so che non ama le pubblicità)

Non sono un medico, sono solo un appassionato, che spera di poter avere la sua occasione in futuro e che ha studiato parecchio da autodidatta e  fatto dei corsi di formazione.

Troppe persone in palestra, e non, chiedono consigli perchè volenterose di fare bene, ma trovare le competenze adeguate è difficilissimo, o costoso, di solito ci si sente dare le risposte che si vogliono sentire, ma non sono quasi mai quelle giuste, o ancora piu facilmente si hanno prosopopee di dati sbagliati e ricavati da riviste comprate in edicola o lette da  pagine web improvvisate .

Il Fitness aveva fatto i suoi danni e li fa ancora. Siamo passati dai Rack alle Smithmachine, dalle panche uguali per tutti a quelle per Powerlifting, quelle per Bodybuilding, quelle per fitness,  siamo passati dal corpo libero e dal sudore, alle imbottiture comode, i conta colpi, e le pause al cellulare, siamo passati dalla sfida ai pesoni, all’ incubo di mettere massa. Il fitness ha trasformato in ragazzi in femminucce, e le ragazze in rotoli di grasso relegate come criceti a correre sui tapis roulant, o in sale a loro dedicate come se fossero dei ghetti.

Lo scempio era compiuto il sollevamento pesi russo e dell’est europeo  era arrivato intorno agli anni 50,  in usa. C’era ancora il muro di berlino e i dati e le tecniche erano non complete,  da li negli anni 70 circa prese un senso estetico e si trasformò in bodybuilding/ culturismo, ovvero si è Americanizzato,  molto più popolare e commerciale,  nascono i primi miti,  arrivano anche le prime aberrazioni tecniche, ma era tutto giustificabile. Era un periodo di prove, erano tutti pionieri, nessuno scriveva nulla, quindi ogni volta era come riscroprire la ruota, il genio di certi personaggi è ancora vivo solo grazie ai ricordi di chi li ha conosciuti, poi per fortuna arrivò pure l’editoria. Con la caduta del muro negli anni 90 i tecnici Americani potevano avere accesso ai testi europei, e gli europei vessati dal regime per decenni scapparono in occidente in cerca di fortuna portando con se tutta la cultura che avevano, fu un boom… poi quella cosa che era per pochi divenne per tutti, si fiutò  il business e arrivò il fitness ovvero la negazione di decenni di informazioni, studi, esperimenti, successi. Oggi c’e un lassismo e una mancanza di risultati disarmante, per fortuna c’e chi ama ancora quel mondo e vuole tornare al Monte Olimpo, c’e chi ama le sfide, chi vuole scoprire i propri limiti e li vuole passare, c’e chi si iscrive in palestra senza quel patetico e imbarazzante interesse ad avere il fisico solo per andare a mare e trovare qualche ragazza in più da portare a letto.

Era un élite prima e lo è ancora di più oggi, nel senso che chi si affaccia a questo monto con i giusti occhi, prova a staccarsi dalla mediocrità della gente comune, ma oggi c’e il web, c’e una valanga di editoria e nell’ era dell’informazione gratuita a tutti essere ignoranti è una scelta precisa…. Se quando ho iniziato io c’era il nulla, oggi non avere risultati è solo colpa del non volersi informare, della fretta, o della mancanza di spina dorsale nel dover fare quello che serve.

Purtroppo ormai ci sono gli esercizi da dopati e quelli da natural, chi è più piccolo, o ha meno forza, di te fa schifo, ma chi è più grosso e ha più forza  ha il trucco.. In mezzo a tutto questo c’e chi si distingue e sputa sangue ed è a loro che io a molti altri dedichiamo il nostro lavoro.

 

“TEORIA DI EDINGTON. Il numero di ipotesi diverse formulate per spiegare un qualsiasi fenomeno biologico è inversamente proporzionale alla conoscenza disponibile.”

 O se volte la versione grafica

la storia del topo filosofo

Ho deciso quindi di inserire qui piano piano un po’ di quello che ho imparato, sperando che possa essere utile, a tutti coloro che come me sono autodidatti, o a tutti coloro che vogliono fare un po di approfondimento. Il linguaggio del portale, non sarà mai troppo specifico, lo scopo non è quello  di avere una trattazione Universitaria degli argomenti, ma ben si, di rendere gli argomenti fruibili a tutti, senza renderli troppo ostici ma evitando pure di banalizzarli troppo.

 

Un grazie in questa sede va a tutti coloro che hanno segnato il mio percorso, sia in positivo che in negativo, Santino La Macchia che mi ha seguito i primi anni, fino a rendermi autonomo, a lui va il grazie più totale senza di lui non sarei quello che sono oggi, a S.M.che nonostante alcune idee discordanti mi ha insegnato come si segue un metodo,e ti ringrazio anche se poi dietro hai sparlato in tutti i modi e anche se ti sei comportato in modo indegno, anche se per farti bello hai rinnegato un amicizia e un percorso di anni, anche a te autoproclamato miglior trainer del sud,  GRAZIE, ho capito come non voglio essere, grazie a Domenico Vitale che mi ha concesso il primo angolo sul suo server su cui dal 2008 a quasi tutto il 2014 è stato ospitata la prima versione del sito, ad A.M che mi ha seguito, preparato e dato energia, probabilmente non ti ho capito io, o forse era un periodo strano,  ma mi hai lasciato deluso, con una sensazione di presa per il culo, usato, sfruttato, mascherando tutto sotto un velo di falsa amicizia, o almeno poca trasparenza, anche qui grazie, perchè insieme ad un altro metodo di allenamento,  ho capito come funziona sul serio l’ambiente che andavi denigrando (quello fatto di gente come te ), però di contro ho avuto la conferma che avevi ragione tu, le persone che ti hanno tirato merda sopra in tutti i modi, le hai ancora vicine e dubito ti abbiano raccontato cosa pensano e dicono di te, un altro esempio di come essere adulti e grossi di muscoli non equivalga per nulla ad avere le palle, un grosso grazie va pure a G.B, sei un grande, da te non potevo pretendere troppo, hai provato a rimediare a un pò di schifo, pero potevi comportarti meglio, bastava essere sincero.

Grazie a voi ho capito che in questo ambiente le persone di cuore sono poche, le idee tante, la coerenza poca, la voglia di fare soldi troppa… Grazie perche senza legnate non si può crescere e col vostro cattivo esempio sono cresciuto tanto, mi avete arricchito e fortificato.