All Pain No Gain 1° Parte
Clicca qui per vedere l’elenco degli articoli di questa Categoria
….Precede
Il non programma
Questo lungo viaggio partito ormai 10 anni fa, aveva come unico scopo quello di provare a capire un po come si ragiona/programma nel Bodybuilding. Ma quello che è venuto fuori nello scorrere del tempo è che dietro a tante sigle strane, dietro a tanti articoli che sembravano tutti sconnessi e in disaccordo tra loro, c’era solo un enorme, immenso, bisogno di semplicità.
Si perché dopo tanto leggere, ascoltare e provare capisci che il BB ruota intorno a 4 cose messe in croce, sempre identiche a se stesse, il resto è solo marketing, un dargli nomi diversi in epoche differenti per spacciarle come innovative. Ci vengono dati elementi sparsi ammantandoli di un’aura mistica e scritti in politichese perché altrimenti non ci sarebbe nulla da vendere.
Anni fa iniziai a chiedere in giro se esistessero libri sulla programmazione nel bodybuilding per poi scoprire che la risposta era sempre NO. Dopo tanti anni di frustrazioni per il fallimento in questa ricerca ne ho capito il motivo.
Il bodybuilding non essendo uno sport di prestazione semplicemente non è programmabile, almeno non sul lungo periodo, non come tutti gli altri sport in cui è possibile misurare una prestazione. E’ un percorso così dinamico ed individuale che puoi programmare con un arco di tempo di massimo pochi mesi. Certe volte si deve cambiare strategia ogni settimana o anche all’interno di una di esse, poi bisogna correggere il tiro in base alle necessità estetiche del momento ed andare avanti.
Sapere e conoscere
Sulla carta lo scopo di una programmazione è quella di creare sequenze di allenamenti sostenibili tali da consentire un miglioramento continuo. E’ un ottimo sistema se si parla di numeri e prestazioni. Il problema è che però non siamo robot, una febbre, un errore, o banalmente l’aver sbagliato i carichi in allenamento, un po di riposo in meno, una lite, un condimento errato, ritardano tutto perché quasi ogni cosa può influenzare la resa estetica di un corpo.
Ecco perché non basta aver studiato per essere bravi. Non potrà mai esserci un libro completo su queste cose, uno in cui vengono analizzate tutte le migliaia di ipotesi differenti nei loro mix. Bisogna averci sbattuto il muso tantissime volte, avere cioè esperienze pratiche, meglio ancora se con molte persone,e bisogna avere anche l’intelligenza di analizzarle una ad una. La teoria, che deve essere più vasta e multifattoriale possibile, è solo una parte minima e serve solo per interpretare i feedback del corpo. Non si può far a meno di procedere per tentativi ed errori, ma chi si crede bravo perché “ ha letto ”, si sta prendendo in giro da solo.
Vi ho dato (con gli articoli più vecchi del sito) prima gli elementi a tocchetti, poi adesso li ho articolati meglio.
Quello che ho provato a fare è solo questo:
Ho preso delle Gemme sparse qui e li nell’universo e le ho riunite in un Guanto dandogli corpo, ordine e ( spero) senso.
Lord Chaos contro suo fratello Maestro Ordine, le incarnazioni non coscienti del disordine cosmico e del suo contrario nell’universo Marvel.
( Nerd moment: Nei comics durante la battaglia finale contro Thanos, manipolarono l’Uomo Ragno per liberare Adam Warlock della sua gemma dell’anima. Questa azione condusse alla sconfitta e alla morte del Titano.)
So che può sembrare crudele ma il bodybuilding è solo alternare varie combinazioni di frequenze per comprimere, o diradare, i volumi allenanti, sfruttando un range di ripetizioni che oscille dalle 2 alle 100, con monoarticolari a cedimento e fondamentali in cui si cerca di incrementare il carico non tanto sulla singola serie ma nel tonnellaggio totale sfruttato.
BASTA è tutto in queste tre righe scarse.
 |
 |
Chi non conosce Elpidio si perde un grande professionista di scuola Massoroniana. La sintesi per chi non l’avesse capito è che programmare troppo nel bodybuilding è un limite ai risultati.
