Advanced Bodybuilding

Tutti fanno bodybuilding.

Clicca qui per vedere l’elenco degli articoli di questa Categoria

…Precede

Tutti fanno bodybuilding

Questo ‘’capitolo’’ sarà complesso. Ma se  il bodybuilding è un’attività estremamente soggettiva, prima di esaminarne i canoni va fatta un’indagine sulla percezione che le persone hanno del fisico.

Parto da  una premessa solo per spiegare una cosa che magari è ignota a chi non lavora nel settore. I personal trainer che trovate in sala, sopratutto nelle grosse catene, oltre ad avere una partita iva, spesso versano un abbonamento annuale alla palestra che li ospita ( si passano anche i 1000 euro ), più un abbonamento mensile che in certi casi supera le 700 euro. Non è sempre così ma il sistema dei grossi centri è generalmente questo.

Tempo fa parlavo con un amico e collega, che tra le altre cose è un campione nazionale, e un po’ come tutti lavora in sala, che mi raccontò di un colloquio in una nota catena di palestre che risuonava cosi :

“Ci dispiace ma non vogliamo bodybuilder in sala, ci riferiamo ad un’utenza medio/bassa che vuole solo un fisico leggero, un po’ di addome, di pettorali, di glutei per le ragazze, poco grasso. Va benissimo se spostano molti pesi rispetto alla media perché fa scena, ma nulla di più *.   E’ il motivo per cui non abbiamo istruttori di sala, altrimenti perderemmo i servizi dei personal, riguardo a voi bodybuilder siete la dimostrazione che si può ottenere molto di più, ma con voi perderemmo i PT perché avendo un modello di riferimento più elevato l’utenza si sposterebbe, ed è più facile trovare ragazzini col corso, o un laureati in  Scienze motorie, che un gruppo di bodybuilder esperti ”

*Ps. Voi avete notato che i macchinari Tecnogym a parità di carico, sono più leggeri? Bhe sappiate che è una trovata di marketing derivata dal fatto che alla gente piace l’idea di spostare molto peso, pur non faticando troppo. Provate a far caricare una pressa Panatta con quello che si vede mettere sulle Tecnogym e fatevi due risate.

Insomma i grossi centri fitness lavorano così, prendono annuali e mensili da voi clienti e dai personal che vi seguono, in questo modo loro massimizzano i guadagni e riducono le spese, dato che non pagano dipendenti. Per mantenere il gioco attivo è però necessario livellare pesantemente in basso le pretese fisiche del cliente e questo è possibile solo se l’istruttore è uguale o POCO più grosso dell’utenza. Infatti fioccano PT da per tutto, e sono così abili che se non inseriscono la sigla sul nick dei social non si capirebbe neanche che si allenano.

Recentemente mi hanno passato una slide, (non ve la pubblico per decenza), di un corso per PT a 9 euro. Tirate voi le somme, credo sia inutile che io commenti.

Tutta questa discussione non serve per lamentarmi, ci mancherebbe, ognuno ha la sua utenza, tutti possono coltivare il loro orticello. Il punto è che da un certo modo di fare deriva anche la cultura sportiva che ha il grande pubblico. Questo spiega, ad esempio, la differenza di gusto estetico, e quindi di opinione, che esiste tra qui, dove chi si allena è visto come un maniaco fissato, e gli USA, dove la gente dona denaro ai ragazzi che si allenano alla Muscle Beach per finanziare i loro allenamenti, o più semplicemente si ferma per una foto assieme.

Questo forma di marketing però per l’utente finale può essere un’enorme truffa, una sorta di circonvenzione di incapace. Si gioca al ribasso sui risultati possibili, partendo da uno stupido gioco basato sui termini lessicali.  

“Non faccio bodybuilding, faccio fitness “

E’ come se uno che guida la macchina dicesse di non essere un pilota d’auto.

Se ci pensate bene tra un cosiddetto utente medio e un professionista non c’è tanta differenza, tutti e due vogliono più muscoli, meno grasso, più forza, più performance. Chiamatela pure ricomposizione corporea per fare prima. La differenza è che il livello a cui si aspira è differente, ma tutti e due fanno la stessa tipologia di percorso.

Senza fare troppa poesia. Chiunque sposta pesi per migliorare il proprio aspetto fisico fa bodybuilding. Lo abbiamo visto in diversi articoli, letto su molte ricerche, l’unica attività in grado di rimodellare il corpo è il Resistance Training.

Costruire/Rimodellare > Building

Resistance Training/Culturismo>Bodybuilding

Rigirate la frittata come vi pare ma quello resta.

Mi dispiace se tra le fine degli anni 90 e i primi del 2000, qualche genio del marketing vi ha confuso inventando il termine fitness col solo scopo commerciale di vendere tute sauna, integratori di eucalipto, steroli vegetali, corsi e discipline sparite dopo pochi anni.  Questa forma di business ingannevole ha solo impoverito economicamente e moralmente l’utente, che è stato truffato al solo scopo di far salire alle stelle gli incassi mensili delle palestre. Quando nelle palestre si faceva solo una cosa la resa era alta, ma l’utenza bassa, rovinando la resa, invece, sono aumentati gli incassi. 

Probabilmente non ci avete mai ragionato. Pagando un mensile da 50€ medie, la palestra ha un cliente che occupa la sala anche 5-6 giorni a settimana, per una, due ore o più. Lo stesso cliente poi consuma acqua e gas e deve anche essere seguito, occupando strumentazioni costose. Un corso invece dura un’oretta circa, si fa due o tre volte a settimana, la strumentazione è a costo quasi zero ( tappetini, step ecc ecc ) e c’è un riciclo continuo di utenza. In soldini nelle sale pesi si è stanziali, nelle sale corsi c’è un continuo riflusso.

Quando ho iniziato io quasi 23 anni fa, in palestra si faticava, tutti si allenavano seriamente, dal ragazzino alla signora. Quando andavo alle elementari mia madre faceva Bodybuilding nella palestra sotto casa che era a totale gestione di un competitor. Adesso la sala pesi, tranne per alcune realtà fortunate, è diventata un contorno, il grosso degli incassi ruota su TRX, Zumba, Spinning ecc ecc . Se anni fa a malapena c’era una sala corsi, adesso se va bene la sala pesi è la metà del totale della struttura.  Eppure un tempo crescevano tutti, pure con schede ignoranti e senza programmazioni strane, oggi è tutto scientifico, medicalizzato, ma nessuno è contento.

Esistono intere generazioni di persone convinte che per avere un banale addome a vista ci si debba per forza dopare, e come dargli torto dato che il livello generale è crollato tanto. Non ho ancora capito cosa abbia fatto di così male questo settore per ridursi così in pochi anni, da Lee Haney e Dorian agli youtuber con le ricette fit.

Siamo arrivati a livelli surreali, la fiera del disagio. Hanno ideato le palestre virtuali su facebook, in cui pagate dai 30 ai 150€ al mese per stare dentro un gruppo chiuso, dove postare le vostre schede e i video dei vostri allenamenti che saranno poi corretti dal primo che passa. Chi organizza questi circhi poi magari tira sterco contro chi fa online-coaching. Mi spiace fare lo stronzo ma vi devo far osservare due o tre cosine così pourparler.

Nel coaching online fatto bene, assistito e allenatore si conoscono nel corso di svariati mesi, il percorso intrapreso è condiviso e la comunicazione è anche giornaliera, si diventa una sorta di nemesi, si parla anche di cose personali e si cura l’aspetto mentale. Nel caso delle palestre virtuali, crei un ambiente (pagina, sito, o gruppo) aperto a tutti, dove raccogli dalla gente seria, alla fezza che ti fa inorridire di condividere l’ossigeno con altri esseri umani. Dopo di che fai notare velatamente a quelli che hai raccolto che sono scarti, e apri un ambiente protetto dove sei buono, purché paghi. Lì dentro ti dicono se fai lo squat bene o meno.

Praticamente si paga a prezzo pieno, quello che nel coaching-online fa parte del servizio, insieme ad altre 200 cose. GENI. E non sono ironico, sono geni veramente, perché poi trovano sul serio due coglioni che sborsano soldi. Poi però chi aderisce magari non va ad un workshop, o non pagano una seduta di personal in sala, perché costa troppo. È così vomitevole che fa quasi venire voglia di imitarli.

Aveva ragione mio padre quando mi diceva che per fare un uomo ricco, serva che nascano almeno due cretini.

Ma dopo tutto in un paese di gente che invece di allenarsi in sala spaccandosi sotto la ghisa, legge formulette in rete,  non ci si può aspettare di meglio. Peccato però, magari chi mi sta leggendo non era neanche nato e non lo sa, ma nel 1989 hanno fatto il Mr. Olympia a Rimini. Non siamo stati sempre così ritardati.

Iniziamo a chiudere il cerchio aperto.

Gironzolando in rete lessi questo estratto in un fantastico articolo di Menno Henselmans (coach, physique, autore scientifico) :

The only reason people don’t call themselves bodybuilders is the social stigma. They don’t want to be associated with guys giving up their social lives to work at their physiques, with whole body shaving and tanning, with steroids, with publicly posing in thongs, with these narcissistic monsters. That’s fine, but it doesn’t change the fact they’re doing what you do, just so much more successfully that other people travel to shows just to watch them.”

Che tradotto sta per

L’unico motivo per cui le persone non si definiscono bodybuilder è uno stigma sociale. Non vogliono essere associate a ragazzi che dedicano tutta la loro vita sociale al lavoro sul fisico, col corpo sempre depilato e abbronzato, all’uso di steroidi, al costume da gara, e alle pose narcisistiche. Va bene, ma ciò non cambia il fatto che (quei ragazzi) stanno facendo quello che fate voi, solo con molti più risultati rispetto alle persone che vanno a guardare i loro show.

È come se essere un bodybuilder volesse dire essere un appestato.

“io mi alleno solo per tonificare, voglio solo un fisico più atletico” e si trovano 8000 scuse per girare attorno al problema.

“Il fisico deve essere atletico, funzionale, potente, veloce, resistente’’

Pur di non ammettere che lo scopo è estetico, pur di non accettare che ognuna di queste cose fa parte del bodybuilding, vedi gente parlare di allenamento funzionale, perché è utile nella vita di tutti i giorni.

Infatti noi tutti i giorni saliamo sugli alberi per scappare dai leoni, o saltiamo sui muretti per scappare dai cani inferociti e lo facciamo a torso nudo.

Oppure facciamo fare alle massaie 300kg di Stacco cosi possono portare da sole tutte le buste della spesa senza infastidire i loro compagni.  Altro marketing, altra circonvenzione di incapace o come dice un amico medico, più clienti, più soldi, tantissimi clienti e moltissimi soldi.

Ovviamente, facile ironia esclusa,  nessuno dice che imparare certi movimenti, o Skill, sia inutile, anzi, però non prendiamoci in giro cambiando le parole. Tutti vogliono perdere peso, ad esempio per migliorare la performance in uno sport in cui non sono ancora al top, o ancora tutti quelli che hanno problemi di pressione e dovrebbero migliorare i propri muscoli per aiutare a darsi una regolata.

Perdere grasso + mettere muscolo = Bodybuilding

L’unica VERA differenza sono, ancora una volta, le proporzioni richieste (anche nelle competizioni).

Non mi voglio addentrare troppo in discorsi spinosi che non hanno mai trovato soluzione, per la serie: La gara di Bodybuilding è un evento sportivo, o, come si diceva un tempo, è un concorso?

In fondo se ci pensate è come vedere Miss Mondo, in cui le fighe più stratosferiche del globo sfilano in costume, si fanno varie scremature, fino a selezionarne un gruppo ristretto, a cui si dà un piccolo spazio personale, per poi a decretare la più strafiga del globo.

La differenza è che i canoni estetici qui richiesti sono particolari, e per tornare alle foto usate in apertura, ognuno giudica bello o brutto, in base ai propri gusti.  Ecco perché secondo alcuni la gara di BB non è uno sport, non hai un dato oggettivo, misurabile, come un tempo su pista, o una prestazione quantificabile, è tutto dato al giudizio estetico e quindi soggettivo dei giudici (per quanto esistano delle linee guida).

È sempre divertente fare delle ricerche su temi apparentemente semplici. Gironzolando in rete ho trovato The psychophysical Range Frequency Theory, parte di uno studio che spiega il modo in cui una persona percepisce un fisico.

Lo studio è molto carino, e ci riporta un attimo al quizzone iniziale.

In sostanza ci insegna che compariamo il fisico che giudichiamo, con quello del nostro ambiente più vicino,  ad esempio con le persone che si allenano nella nostra palestra. Quindi io che peso 97/98 chili su 184, posso essere  immenso in un contesto fitness, o un secco senza speranza in un centro pieno di atleti che competono regolarmente. Per fare un altro esempio, molti mi dicono che sono forte, perché, non so, faccio spinte con i manubri da 48kg, poi al DCSS TOUR di Messina, ospitato nella palestra dove lavoravo, è arrivato Corrado Siragusa che fa 95kg di curl, 200 di good morning, e reputa Squattare con 200kg fare poco. Lo stesso confronto poi viene fatto inconsciamente anche con chi si vede in TV , ( pensate ai danni che questo creare alle ragazze ), o al mare ecc ecc . Mi torna in mente un Pirallendiano ‘’Uno, Nessuno, Centomila” da parafrasare.

Ad un certo punto lessi la frase “the single best predictor of the degree of muscularity you prefer is your current level of muscle mass” che tradotta è cacofonica, ma si può riassumere con “il metro di giudizio con cui valuti l’estetica che preferisci (riferito alla muscolarità) si basa sul tuo attuale stato fisico. “

In effetti è vero. Quando ero un beginner, reputavo enormi e fantastici fisici che oggi ritengo assolutamente mediocri e scarsi, ad esempio giocavo a Takken 3 e amavo il fisico di Jin Kazama, che oggi definirei un corpo da spiaggia. In sostanza quando sei magrissimo e senza forme, qualunque cosa respiri e che abbia un po’ di braccio, un po’ di petto e di addome definito, diventa Hulk.

 

Il mio amico e collega Domenico Aversano ha usato questa immagine, che è iconica per tutti, per un suo articolo chiamato appunto fisico-spiaggia-analisi-guida-principianti lo trovate QUI

Poi ci si continua ad allenare e capisci che è il fisico del Friendzonato Brad e fa abbastanza c…, e ci arrapa un modello più grosso, se continuiamo con l’esempio dei film arriviamo .. bhoooo  a Leonida.

Dopo di che vi inizierà a piacere, non so, Logan Franklin.

Insomma è semplice, più cambia il vostro fisico, e/o quello di chi vi circonda , più cambia il vostro giudizio estetico sugli altri.  

 

 

 

Segue…