TBS e strani ceffi

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A.I.N.B.B. Vicenza 3 Novembre 2018

Chi mi segue sa che per me questo è un periodo un po’ complicato e se devo essere sincero inizialmente non mi andava proprio di partire e star fuori una settimana. Ho mille incertezze, tante preoccupazioni, ma ho colto l’occasione per staccare la spina, dopotutto so benissimo che per me l’Emilia è una seconda casa, ci vivo benissimo, torno sereno e il vero problema è rientrare in terra natia.

Non vi sto a raccontare di tutto, del giro per le palestre per mandare curriculum, della gita a Rocchetta Mattei e della bella ospitalità che ho avuto da un amico. Vi racconterò della gara e del mio bodybuilding.

Partito Lunedì mattina, Martedì e Mercoledì sono scappato a Imola alla Buenavida, mia ex palestra, e casa di molti dei ragazzi che seguo, ho incontrato le new entry, e ho rivisto gli amici storici. Dopo i miei workout ho dato delle dritte ai ragazzi, e ovviamente ho seguito le ultime fasi di Angelo pregara.

Anche se per molti quello che ho scritto può sembrare una cosa di poco conto, dovete capire che vivo le preparazioni di Angelo in un modo particolare, ne sono quasi geloso, mi da proprio noia non vivere vicino e potermi godere ogni momento del percorso. Per fortuna ho Mattia che mi supporta in loco. Stavolta mi sono potuto vivere un po’ più di viaggio e per me è stato sul serio importante, anche in vista dei lavori futuri.

Anche se so che non leggerà mai, voglio ringraziare Fabio, che ogni volta mi consente di allenarmi e lavorare senza nessun problema.

Non mi addentro nel come si prepara Angelo, non credo vi freghi molto di dieta e allenamento, anche perché sono cose ultra personalizzate e incasinate, però quello che voglio far notare è che gestiamo tutto in totale serenità. Prima ancora dei check video e foto, la domanda che si sente fare di continuo sotto gara è “Come stai?”, “Come ti senti?”, da li modifico di volta in volta tutto il lavoro.  Il grado di serenità è l’unica variabile che misuro di continuo.

Venerdì mattina Matty parte da Ravenna, arrivato a  Imola da Angelo mi sono venuti a recuperare a Bologna, direzione Vicenza. Abbiamo riso e scherzato tutto il viaggio, e chi era collegato su IG ha visto il nostro spirito, piangevamo da ridere, tra mille pisciate e caffè in ogni autogrill, con controllatina di rito in ogni specchio di ogni gabinetto hahahahhah. Come dice Angelo noi non andiamo in gara, facciamo le gite.

Purtroppo pare pure che qualche cretino si sia offeso per le cose su cui si rideva. State messi male, la vita non sono le gare, non è neanche Instagram o Facebook, ma quello che c’è fuori.

Arrivati, spesa, B&B ed iscrizione. Ed è qui che inizia il bello perché ovviamente c’era mezzo mondo, atleti che avevamo conosciuto in altre gare, ragazzi nuovi, amici. Personalmente ne ho approfittato per chiacchierare con Stefano Travaglini della nuova federazione FCFN, e con Ludovico Lemme di alcuni progetti.

Cena, doccia, inizio colorazione, e come sempre siamo del tutto crollati a letto come i bambini dopo il bagnetto, alla faccia di chi non prende sonno per l’ansia.

La mattina mi sveglio con un messaggio di Stefano che mi avvertiva alle 6:30 che stava andando ad aprire il Garage, quindi dopo tutto l’ovvio iter, di colazioni, colore, ecc, andiamo al Garage. Ci tenevo proprio a portarci Angelo, è un posto più unico che raro, entri e dopo 20millesimi di secondo sei semplicemente in famiglia. Per me è la Gold Gym Italiana.

Abbraccione con Max ( Montanara ), caffè, e via di pump per Angelo. Sono rimasto anche iperfelice perché mi è venuto a trovare Luca il mio ex gym partner imolese che non vedevo da tanto.

Ve la faccio breve, dopo 20 minuti, ti trovi incantato a vedere Rigon che prova la routine di gara, Babacar che stacca a freddo 200kg ridendo, Stefano che neanche si scalda e gli va dietro, atleti che iniziano a posare da per tutto, Ludovico e Giorgia che si allenano, Marco Guercioni con i suoi ragazzi, tra cui Aniello Cascella che avevo conosciuto virtualmente per il mio ebook e molti altri.

Li dentro ridere, scherzare ai limiti della demenza è comune come lo è vedere colossi spostare tonnellate di ghisa. È normale vedere gente che si spoglia e posa in sala tra i tonfi di uno stacco che tocca il pavimento, mentre dietro fanno foto con maschere da piccione e parrucca XD.

Ovviamente mi è salito l’acido al cervello e mi sono fatto un mezzo workout di gambe.

Voglio farvi capire di quanto siano speciali sti ragazzi e quanto amano questo ambiente. Max ci ha lasciato una stanza attrezzata per dare altro colore ad Angelo, altrimenti lo avremmo dovuto fare all’aperto dato che era vietato farlo nel back stage, ci ha pure messo a disposizione una sala per posare, e Miky ci ha fatto restare dentro anche se dovevano chiudere, per mangiare e riposare al chiuso e non in giro, tra mille chiacchiere e confronti.

La gara

Nel backstage di questo teatro nuovo e mostruosamente bello, c’eravamo tutti, ma adesso toccava gareggiare e pur mantenendo il nostro stile a gioco sia iniziava a fare più sul serio. È inevitabile che mentre si ricaricano i carbo, ci si scalda, si beve, controlla se la pelle si incolla, si fa posing, si ride, si vedono le altre gare, si butti pure un occhio in giro verso gli avversari e venga qualche ansia.

Penso che questa sia la fase più complicata per un atleta in gara, anche se ci si sente tranquilli, sotto sotto sale l’adrenalina. Sai che nei mesi hai lavorato bene, ma si inizia lo stesso a fare i confronti con tutti.

Virtualmente in quel breve lasso di tempo si possono mandare a fanculo intere preparazioni e il mio ruolo qui è rassicurare Angelo e restare aderente ai piani stabiliti, cercando di non agitarmi pure io o almeno riuscendolo a nascondere. Ognuno ha il suo ruolo a lui lo show on stage,  a me il carico di ansie e insicurezze di tutti e due. Da preparatore lo devo portare io quello zainetto, è la fine del viaggio fatto assieme, l`ultimo sforzo, lui deve pensare solo a fare spettacolo in quei 10 minuti sul palco su cui si scaricano mesi di sforzi ed impegno, ma per mia fortuna accanto avevo Mattia che mi faceva da spalla come sempre.

Durante la preparazione nel backstage ci siamo resi conto che tutti guardavano noi e ci studiavano, questo, come sempre fin ora, ci ha tranquillizzato.

È andata benissimo, per tutti, Ludo e Giorgia hanno sbancato con Arianna, Mauro Scarponi si è portato il suo oro, Rigon ha spaccato i culi sia da solo che in coppia con Daniela Padovan, noi ci siamo portati a casa un Primo posto in categoria 174/178 e un Terzo in Under 25.

Come a Rimini non sono mancate le cose strane, ad esempio il secondo posto all’assoluto di Michele che rasentava il comico ( non me ne voglia chi ha vinto ma per linee, posing, shape, nel backstage erano tutti convinti del risultato finale ), e il nostro terzo posto.

Sia chiaro, non sto assolutamente criticando chi è arrivato davanti, ma il fatto che così facendo non si capisce nulla sul come vengono giudicate le persone. Vi spiego:

I due migliori MP presenti erano Angelo che aveva indubbiamente il miglior shape da MP, e un altro ragazzo ( Fabio Zobel ) che aveva sul serio bei volumi. Giusto per farvi capire che non è una critica agli atleti, sotto palco ero vicino al suo preparatore, Bruno Bogunovic, e ci siamo congratulati a vicenda.

In gara uscivano tutte le categorie, senza premiazioni, e poi rientravano tutte per essere premiate, quindi tra il giudizio di Categoria e quello per gli Under 25 sono passati 3 minuti netti.

In categoria Angelo stampa un primo posto e dietro di lui mettono Fabio, a dimostrazione di come fossero i due migliori, in Under 25 invertono ed Angelo finisce terzo dietro a Fabio che fa un altro secondo posto.

Premesso nuovamente che erano i due atleti migliori e quindi era giusto che se la giocassero, ma se tre secondi prima dici che uno è meglio di un altro, e cambi idea tre secondi dopo ci sono solo tre possibilità? O hai toppato prima, o lo hai fatto dopo, o più semplicemente il fotofinish era troppo risicato. Abbiamo notato anche una mezza discussione tra i giudici.

Sinceramente non mi importa molto, le gare sono così e il giudizio dei giudici si accetta per come viene. Diventa solo un casino capire come la giuria vuole gli atleti in gara, non sai mai su cosa lavorare per migliorare. Ma avevamo fame e dopo i saluti ci aspettava lo sgarro e il rientro, quindi MNF pure sto giro.

Insomma una gara come tante un po’ per tutti, chi vince, chi perde, chi si incazza, chi resta deluso, chi fa amicizia, chi si manda a fanculo, chi si trova tutto impiastricciato di tan perché il suo atleta gli è zompato addosso abbracciandolo.

Io però non vi ho mai scritto ne di Rimini ( ho una diretta su youtube ), ne di Perugia, quindi dato che con Vicenza si chiude l`anno agonistico voglio dire due cose su di noi in gara.

A Settembre dello scorso anno mi chiama Angelo, che avevo conosciuto alla Buenavida quando vivevo a Imola, e mi chiede se secondo lui potesse andare in gara. Gli inizio a proporre tutti i migliori preparatori e amici che ho esperti in gare, Matteo Picchi, Cristian Guastella, Alfredo Tessitore, Stefano Travaglini, Gabriele Savant, insomma uno di quelli a cui chiederei io di essere seguito. Ma lui se esce con una frase che non scorderò mai “Non ci siamo capiti tu sei quello che mi metteva a posto la schiena, ti conosco, per me il più bravo sei tu, o con te o nulla”, a un amico che ti dice così cosa potevo rispondere?

Ripeto non vi descrivo l’iter, se vi interessa magari ne parlo altrove, ma iniziamo a lavorare, negli anni me lo avevano proposto in tanti ma nessuno era seriamente intenzionato,  finché a Dicembre se ne esce con la frase “ Aleeeee ma se ad Aprile devo gareggiare non è meglio se inizio a fare posing? ”, da lì capisci che sei fottuto XD. Non scherzava, era serio, e io che non ho mai gareggiato, ne amo l’ambiente delle gare, pure amando l’andarle a vedere, avrei portato un atleta su un palco, “E mo?”.

Imbraccio tutte le conoscenze che ho e inizio a lavorare, intanto lo mando a fare posing da Cristian Guastella, mentre cerco qualche amico che mi facesse da spalla almeno alla prima gara. Dovevo imparare pure io, chi c’era mai stato nel backstage?  Inizia a friggermi il cervello, non volevo disturbare nessuno, ma non volevo neanche essere arrogante e mettere a rischio i sogni di un amico e di un atleta palesemente promettente. Mi viene in mente Mattia Sampieri, ci eravamo visti tante volte in gara, simpatia a pelle, uno che ti va a genio a prima svista. Mi risponde entusiasta, iper disponibile, inizia a far posare Angelo, gli regala di tutto, bilancini per gli integratori, colore, fissante, olio, spugnette, è un anno che facciamo gare con le cose che gli ha dato. Aveva capito me, aveva capito Angelo.

Ed eccoci qui, un anno dopo, tre gare fatte, due terzi posti ( Perugia e Vicenza in Under 25)  , un quinto ( a Rimini ) , e due primi posti ( Perugia e Vicenza in categoria 174/178) .

Odio il termine Team, mi fa cacare proprio, noi tre siamo diventati una famiglia. Quando andiamo in giro, essendo nuovi del settore gare la gente ci chiede da dove veniamo, solo Mattia essendo un campione è conosciuto,  e quando sentono che vengo dalla Sicilia per fargli compagnia in gara, restano straniti. ‘’È fortunato’’ oppure ‘’Bello così’’ e varianti, perché a quanto pare è raro che un preparatore vada in gara col suo atleta, ed è ancora più raro che non chieda un euro per farlo.

Per me è semplicemente ovvio farlo, lavoriamo assieme e come dicevo prima sono geloso delle nostre preparazioni, non mi perderei mai il piacere di vederlo fare quello che ama ( decide lui tutte le gare da fare, io mi adeguo ), non mi perdonerei mai di non sgravarlo dal peso della gara per farlo stare tranquillo, di condividere con le lui le medagli e se capiterà ( perché accadrà ) le delusioni.

Angelo è diventato la chiave di volta di questo arco, è solo merito suo, del suo essere sereno, talentuoso, disciplinato, insomma atleta nato, se la Crew di noi tre funziona. Io senza di loro non mi sarei mai ficcato in un settore merdoso e mafioso come quello delle gare, mi alleno dal 96, non ho mai trovato una federazione che sia esente da critiche, non ho mai voluto gareggiare, ma con loro due è tutta un’altra cosa.

Stiamo legando con tutti, atleti e preparatori, perché non ci frega di nulla, se uno lavora bene noi lo apprezziamo pure se ci va contro, impariamo da tutto e tutti, prendiamo ogni suggerimento ed ogni spunto e lo facciamo nostro. Non viviamo per le gare, le usiamo per divertirci, insomma senza Angelo e senza gare, chi sarebbe finito al Garage Sabato? Il Wellness sarebbe stata l’ennesima Fiera (noiosa), non sarei mai andato a Perugia, non avremmo conosciuto tanta gente e fatte tante amicizie. Poi è ovvio che vorrei vederlo vincere un assoluto, ma non sono un complottista, siamo nuovi di sto mondo, abbiamo tempo, lui deve crescere, e io devo studiare come un pazzo per fargli ottenere quello che vuole.

Siamo uno strano trio Mattia è un gambler nato, ha occhio ed è uno scommettitore che indovina molto spesso, Angelo è impulsivo, pensa una cosa che vuole fare e la fa, trascinandoti nel suo mondo di risate e allegria, io lo dice il mio alias, sono cerebrotico, sono più uno stratega, mi incasino il cervello, devo pianificare e prevedere tutto per avere tutto sotto mano, in modo da avere una soluzione o una risposta a ogni problema. Probabilmente da soli saremo finiti in un burrone 😀 ma assieme ci bilanciamo e tutto diventa un immenso parco giochi. Realmente per me non è lavoro, non sono neanche amici, sono pezzi di famiglia sparsi per l’Italia.

Vi lascio un paio di screen di questi giorni e chiudo così questo report.

Torniamo in cantiere alla prossima.