L’arte dell’inganno

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…Precede

Tra fortuna e inganno, l’arte dello scultore di corpi.

Il rapporto tra il muscolo e la lunghezza del suo tendine contribuisce in modo significativo alla ‘pienezza’ del vostro fisico. Chi ha tendini corti e ventri muscolari lunghi avrà un muscolo molto più pieno e denso, viceversa sembrerà piccolino e vuoto.

Provo a darvi un esempio pratico.

Immaginate di fare un banalissimo curl con manubrio da 28 chili. Il bicipite è un muscolo così semplice e poco complesso che è stato studiato e riprodotto in mille modi in laboratorio.  Per un attimo mi violento e sfrutto dei termini più complessi.

Per valutare la forza del bicipite si divide il momento del braccio di resistenza, per la lunghezza del braccio muscolare.

Quindi moltiplicheremo 28kg per la distanza che intercorre tra gomito e manubrio, mettiamo 38cm e divideremo il risultato ottenuto per la distanza che intercorre tra il gomito e l’inserzione del bicipite ipotizziamo sia 2.5cm.

Il risultato sarà 425.6 ovvero i chili di potenza che il bicipite dovrà esercitare per spostare il vostro manubrio.

Adesso pensate di avere un bicipite corto e che quindi l’inserzione sia a 5cm dal gomito, la forza esercitata dal bicipite scenderà a 212.8 kg.

Questa sorta di giochino serve a spiegarvi quanto siano importanti le leve a livello di carico esterno. In sostanza tra due ragazzi identici, stessa altezza, stesso peso, stessa Bf, grazie a una minima differenza  tendinea, uno dei due può sollevare quasi il doppio del carico del secondo.

Questa caratteristica è importantissima e vantaggiosa se gareggiate in modo prestazionale, ma diventa un problema a livello estetico.

Come vedete il ventre lungo da un effetto di maggior stondatura, ed è proprio questa a dare l’impressione mentale che tra due soggetti di pari dimensioni uno sia molto più grosso.

Probabilmente uno degli esempi più belli è Flex e non a caso l’ultimo Re richiama le sue linee. Li vediamo qui in un celebre confronto The Gift a sinistra e Flex a destra, se non avete un occhio allenato potrebbero sembrarvi la stessa persona in questa posa.

Tanto per sottoporvi un esempio più umano vi mostro un amico, Eugenio Mirabella, un ragazzo che meraviglia per diversi aspetti, a partire dal fatto che era un quasi obeso che ha in seguito raggiunto certi risultati lavorando da solo. Nella foto qui sotto il peso è identico, nell’anno trascorso ha migliorato la qualità muscolare con un effetto estetico che potete giudicare da soli.

Stesso ragazzo, stessa posa, stessa luce, stesse leve, stessa altezza e stesso peso. Mi sembra un ottima dimostrazione di quanto il lavoro in sala possa influire enormemente sull’estetica, se ancora c’è ne fosse bisogno.

Possiamo così finalmente introdurre quello che probabilmente è l’elemento cardine di un fisico estetico,  il V-Shape.

 

Come si può intuire dalle foto questo dipende molto dal disegno dalle spalle,  che è certamente un elemento su cui si può lavorare, anche se sarà sempre la loro struttura scheletrica a limitare le proporzioni che si possono raggiungere.

Nonostante l’eccellente lavoro di rimodellamento che è possibile svolgere, ricordatevi che quando si parla di V-Shape, quello che conta è il rapporto tra la circonferenza dei fianchi e quella appunto delle spalle.

Guardate la foto di Steve Reeves o, per citare un atleta moderno, Cedric-McMillan , o ancora  lo storico Brian Buchanan. La maggior parte delle persone non potrà mai raggiungere una tale forma a V.

Un altro elemento su cui si può giocare  è il dorso. Più in basso si “attacca” maggiore sarà la sua larghezza, il cosiddetto effetto a pipistrello, che vi garantirà una visuale in widescreen. 

Se invece il vostro punto vita non è strettissimo, e/o neanche le spalle sono molto larghe, la soluzione migliore è “truffare” l’occhio allargando la coscia, per dare l’illusione che il bacino sia più piccolo del reale .

Un mago in questo fu Jay Cutler, nato con una forma decisamente poco adatta al Bodybuilding è arrivato, nonostante tutto, a vincere il Sandow svariate volte. Scorrendo tra le foto vedrete un grosso cambiamento in un lasso di tempo brevissimo, un anno, probabilmente il merito va anche dato alluso certosino degli oli prima citati.

Notate le zone cerchiate, come risultano decisamente più stondate e massose.

Ma questo lavoro è possibile solo se non gareggiate come Men’s Physique, vuoi perché dovendo usare i bermuda, bisogna giocare fisicamente sull’upper, (a limite sulle gambe si può scegliere un colore di costume adatto), vuoi perché dato che le masse esagerate sono penalizzate, non è possibile riempirsi troppo per ingannare la prospettiva.

Sarà brutto da dire ma nel bodybuilding si può giocare molto di più che nelle categorie estetiche, dove devi nascere con le giuste geometrie.

Sul frontale da padroni lo fanno soprattutto pettorali e addome, due muscoli con forme molto variabili.

E` indubbio che un addome cesellato, con inserzioni profonde, non espanso, e un paio di pettorali larghi e spessi diano una maggiore sensazione di potenza e virilità.

 

Ricolleghiamoci con l’inizio dell’articolo, quando avevamo accennato che esistono diverse categorie.   

Esistono le categorie di peso, hp ( altezza peso ) , model, physique, età  ecc, ognuna sale sul palco con standard differenti e codificati.

Non sto qui a dirvi quali siano le fasce per gli juniores o meno, né quali siano le categorie di altezza peso, perché ogni federazione ha i suoi canoni e cambiano di continuo . Ne avevo già accennato in un altro mio articolo sul Posing

Se volete smanettare un po’ vi lascio i link al nuovissimo sito della neonata FCFN dove potete trovare canoni e descrizioni.   Li riporterò  a termine articolo per evitare di appesantire troppo adesso.

La cosa che però accomuna tutte le categorie è una serie di caratteristiche.

Muscolarità; termine che si riferisce allo sviluppo muscolare formoso e senza grasso, con i distretti ben separati.

Definizione; ovvero l’aspetto asciutto che evidenzia i dettagli muscolari, le vene, le fibre, le linee fini. Si può essere molto definiti anche se poco muscolosi.

Simmetria; ovvero la parte destra del corpo è identica a quella sinistra?

Proporzione; Che forma e che dimensione ha ogni muscolo? I femorali sono più piccoli dei quadricipiti? Le braccia sono troppo grosse rispetto alle spalle?

Armonia; La parte superiore del corpo è sviluppata bene come quella inferiore?

Forma; Com’è la struttura dell’atleta? Spalla larga, vita stretta, cosce immense sono le caratteristiche ideali.

Massa; quanto muscolo ha il soggetto esaminato?

Culturisti come Frank Zane , Chris Dickerson , Bob Paris , Lee Labrada , Lee Haney, Kevin Levrone, Shawn ray,  Flex Wheeler, sono esempi di atleti che sono riusciti a coniugare una estetica fantastica a  dimensioni eccellenti, adeguate per competere e dominare al più alto livello.

Piccola parentesi:

Esiste una parentesi abbastanza lunga che avrei preferito non toccare, perché inevitabilmente sono portato a dare un mio parere personale, ma se non ne faccio cenno diventa difficile comprendere tutte le nuove categorie in gara.  

Da Dorian Yates a Phil Heath, con una pausa di Dexter, hanno dominato i Freak. Con questo termine si indicano quegli atleti che vuoi per gusto, vuoi per sperimentazione chimica, si sono spinti così oltre con le masse da aver del tutto perso la bellezza e l’eleganza estetica. Freak tradotto sta per ribellione anticonvenzionale, ma anche come “emarginato”. Durante questa fase  le stesse tipologie di fisico che prima incantavano il mondo finivano a fondo classifica. Non fu un caso che quel periodo combaciò col più grosso calo di popolarità mai avuto in questo sport. Alla gente comune continuavano a piacere i fisici estetici, ed è probabilmente da qui che nacque quel disgusto prima analizzato per il termine bodybuilding. .

Anche se i “neo-puristi” odiano i M.Physique, devono ricordarsi che questi esistono grazie al lavoro penoso che questa disciplina ha fatto dai tempi di Coleman, Cutler e company. Periodo in cui si è ecceduto così tanto che sono sparite pure le Pro Donne, divenute tanto disgustose da non essere seguite neanche dai colleghi.

La recentissima introduzione dei Classic, ha eliminato il Bermuda, e sta cercando di far tornare in vita la Golden Era. È ormai indubbio, basta vedere il numero dei partecipanti, che il futuro sarà rappresentato da queste neonate categorie estetiche.

Da evidenziare anche il recentissimo, e fino a pochi anni fa improbabile,  spopolamento del movimento natural, che ha coniugato alla tradizione Bro della sala pesi, le più recenti innovazioni e scoperte in ricerca alimentare e d’allenamento. Gli atleti che stanno sfornando le federazioni natural hanno dei fisici tanto eccellenti da aver fatto redimere molti ex user. Proprio in questi mesi sulle varie board internazionali hanno lanciato un sondaggio, del tutto anonimo, che recita: Preferite il Bodybuilding Natural o Doped? E la risposta ottenuta è globalmente quasi schiacciante.

Se parliamo di Bodybuilng Pro, è indubbio che i canoni estetici siano vari, infatti abbiamo ancora un eterogeneità di fisici, da Dexter, a Ramy, da Rhoden a Rooley Winklaar.  

Il discorso cambia drasticamente quando andiamo alle nuove categorie, quindi i Classic, i Physique ed i Model,  dove l’estetica fa da padrona, in questo caso, come accennato prima, la genetica e le linee sono tutto.

Se di natura avete vita e fianchi larghi, con piccoli polpacci e spalle strette, purtroppo per quanto possiate lavorarci siete condannati.

Tanto per essere chiari, sul palco non ci possono andare tutti, se non vi era chiaro mettetevi il cuore in pace.

Segue…