Editoriali

DCSS Messina 13 Giugno 2015

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Non si va neanche a pisciare se non c’è lo studio

Paolo Evangelista

DCSS MESSINA

Ieri al corso/convegno/incontro/ figata epica , ero tipo un bambino in un parco giochi, non ci posso fare nulla ma da quel giorno di Giugno o Luglio del 1998 in cui ho messo piede per la prima volta in una palestra, non passa occasione in cui io non riesca ogni volta a trovare una cosa che mi affascina, o incuriosisce quando mi trovo davanti un manubrio o a un bilanciere.

Una sbarra di ferro è uno strumento cosi banale e semplice, ma nonostante le tonnellate macinate, le scarpe consumate in sala, i corsi, le gare, i meeting, i libri, i siti, gli infortuni ( non causati dalla palestra ), resto sempre stupito di quanta potenza abbiano.

C’e sempre stato un bilanciere in ogni momento della mia vita, o almeno da quando dipende da me come viverla, sono sempre stati li, a motivarmi, a darmi sicurezza, a forgiare il carattere, a farmi sfogare, a darmi soddisfazioni, nei momenti brutti e in quelli belli. Nelle palestre vere c’e sempre un aria particolare, un odore particolare ( e non parlo della puzza d’ascella ) che mi fa sentire tranquillo e a casa. Lo so sono pazzo ma non dipende da me

E’ stato un mese densissimo per me, prima Rimini, in cui ho incontrato il mio mito, Levrone, ma anche Fran, Biasci e molti amici, poi i regionali IFBB a Catania, e ieri il DCSS. E’ ovvio che in ogni posto ero spettatore, ma vengo da un anno, ( quello passato ), in cui questo mondo mi era quasi arrivato a far vomitare, e con  queste esperienze mi sono ricordato perché ci sputo sangue da anni e cosa amo sul serio, perché non tutto il mondo è paese e non tutti/tutto fanno schifo.

Sono sincero, non volevo scrivere una riga su questa cosa, me la volevo tenere per me, paradossalmente la reputo un esperienza cosi piacevole ed intima che a differenza delle mie vicende di salute, o di tutto il resto di cui ho scritto, ne sono quasi geloso.

Ma sono qui, mi sono svegliato alle 5:50 di mattina carico come una molla, iper motivato, contento e sono uscito a fare la mia oretta e mezzo di cardio con Thor ( il mio cagnetto ), e più ci pensavo più mi convincevo che fosse giusto scriverne, perché magari anche a chi sto dedicando l’articolo serve sentirsi dire certe cose.

logo vinzOra, non vi racconterò del contenuto del corso, che tanto è il libro, e anche se non tutti lo avevano sono state distribuite delle dispense ( pare per la prima volta nel corso dei 25 convegni che ha tenuto), ovvero un mini DCSS in versione bignami.  Non vi racconterò neanche della slide e dei video che invierà a tutti per mail.

Vi racconterò di altro.

Parlerò della bellezza di aver scoperto a Messina un posto ( per me le palestre sono dei posti e non dei luoghi di commercio ) dove si fa Calistenico, Powerlifting competitivo, lotta con tanto di ring, Bodybuilding, e molto altro e tutto con una qualità assurda.

Vi racconterò del piacere di aver incontrato fisicamente Claudio, il Dottor Zanella, un ragazzo che conoscevo su FB. Un medico, un atleta, uno bravo con due “cojoni” sotto quanto Nerverland.

E se tu che leggi non sai cosa sia Nerverland stai messo male e sei pure un ignorante musicale 😀

E non è bello perché è medico, non è bello perché si allena, e neanche  perché non se la tira, ma perché è così in una città che di solito è trattata come una mezza merda, e che da un punto di vista medico, anche nel recente passato, mi ha fatto vivere dei calvari e dei drammi che non augurerei neanche a uno che odio.

Un conto è leggere come scrive gli interventi e gli articoli, un altro è vedere come si muove, come si comporta e relaziona da ragazzo atleta in mezzo ad altri simili, e di come diventa serio e professionale nel momento in cui partecipa come “ docente” in una fase del convegno.  Fase in cui, ( questo feed ve lo regalo),  tra le altre cose si viene a scoprire che lombalgie, pubalgie, o dolori alle anche,  di natura sconosciuta, in realtà non sono affatto sconosciuti, ma sono riferibili e un problema specifico alla colonna.

E vi lascio pure questo che può essere carino

Video Arco e assetto

Vi voglio raccontare di come io abbia avuto un ulteriore  conferma ad una delle cose vissute a Rimini, cioè al non giudicare le persone in base a quello che pensi senza motivo reale o leggi on line.  Non perchè io lo abbia fatto, ma conosco il mio settore, dove se non sei più grosso di loro sei secco, sei sei più grosso sei dopato, se sei forte hai la panza, se non hai la panza non sei proporzionato ecc ecc. Perché poi ti sbuca un ragazzo simpaticissimo, ma che con i tuoi occhi da amante del BB è secco ( uso l’espressione comune per capirci, ma non era il mio pensiero anche perché il primo a essere secco sono io) e scopri che con i jeans, dopo aver fatto le 2 di notte la sera prima, si infila sotto la panca e spanca 140 chili totalmente a freddo. Se questa cosa ha alterato lo stato mentale di Paolo Evangelista pensate a me.

brazzers

Vi voglio raccontare di quanto sia stato piacevole vedere come i miei pensieri più scabrosi alla fine possano non essere utopici. Una stanza, un po’ di attrezzatura, e bodybuilder, palestrati comuni, calistenici, powerlifter e crossfitter, che si divertono e stringono amicizia in nome di una passione comune che si chiama Ghisa. Niente fregnate da FB, niente stacco estetico VS stacco tecnico, niente tu spingi tanto ma sei panzone, niente tu sei grosso ma spingi come mia nonna. Solo divertimento, era tutto semplicemente come diamine dovrebbe essere.

Se facebook ultimamente mi fa venire l’orticaria, tra discussioni sempre identiche, lotte tra titani talmente sfigati da cambiare idea ogni tre post pur di riuscire ad avere il cazzo più lungo e duro, e domande del cavolo, questi eventi mi ricordano perché sento un bisogno fisico di essere immerso in questo ambiente. Un ambiante che nel reale è infinitamente migliore di quello che si vive sul web, e nelle palestrine locali.

involution

Poi c’è lui, Paolone, ma ormai faccio sul serio fatica a trovare parole.

Del mio rapporto con lui ne ho già stradiscusso, il sito è pieno di riferimenti,  per me era ed è  il mito fatto a persona.  Storicamente lo massacro con ogni domanda, dal plicometro da comprare, al consiglio sull’home gym, i bowflex, la panchetta, al fatto del cuore, e mi ricordo con molto piacere quando ancora gli davo del LEI o lo ringraziavo e la risposta era “ che cazzo mi ringrazi, siamo amici o no?”. Da li è nato un rapporto costante e per me importantissimo, dato che ha rappresentato spesso la mia parte cosciente,  quello che mi riporta a ragionare quando faccio voli pindarici e mi faccio assalire dalle paranoie e dalle incertezze, un rapporto che dura da anni e non si è interrotto neanche adesso che non sta più su Face  e che ha sospeso il blog.

Quando incontro gente che stimo ho sempre il terrore, e ne ho discusso pure nell’articolo su Rimini, un po’ perché penso “ ma questo perché dovrebbe cacarmi? “ un po’ perché tendiamo tutti ad idealizzare i miti e succede che il contatto con la realtà sia poi deludente.

In questo caso si parla di circa 3 anni tra messaggi privati, chattate ed email, in cui io mi raccontavo a lui e lui si raccontava a me, tre anni in cui c’è stato un passaggio di materiale informativo e stima incondizionata. Avevo già raggiunto il nirvana con QUESTO, ( fortuna che lo avevo conservato dato che il blog ora è chiuso),  e non potevo sperare di meglio, io che scrivo dalla mia stanzetta piena di action figures e poster, che ho tutta questa considerazione da parte di un mio mito, mentre in zona non mi caca nessuno. La caduta poteva  essere tanto forte e farmi male.

Arrivo in palestra saluto tutti, lo vedo a distanza e mi limito a salutare con un gesto della testa, dato che tra le altre cose per essere uno che fa quello che fa sono pure timido, mi salva il fatto di non far gare o sarei fregato.

Mi sono presentato solo dopo, in separata sede, ma già dal primo impatto mi ha fatto morire da ridere.

ti facevo più piccolo, sei bello grosso” , “ a quelli come te tutti, pieni di bozzi ( stondati ) ci sto facendo l’abitudine da poco, non ne vedevo molti prima

Che giornata! E’ finita che ci ho parlato tutto il giorno fino a fine corso e sul serio credetemi, argomenti esclusi, è la persona che si legge, non ha filtri, lo potete amare o odiare ma lui è così.

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E’ quello  che resta impressionato da un ragazzo di 25 anni che fa certi numeri ( vedete i video a fondo articolo), quello che ti racconta lo stupore quando dopo aver letto Low Back Disorders  manda una mail a McGill e si esalta come un bimbo perché questo gli risponde, ( mi vengono in mente tutti quelli “cacchina” rispetto a lui, che leggono i messaggi e non salutano neppure ), quello che parla di PowerLifting  ma come video di bellezza ti mostra Tom Platz e Arnold, quello che a differenza di tutti gli sfigati che ci sono in giro è aperto a tutte le soluzioni, quello che fa un corso tecnico ficcandoci dentro materiale che fa ridere.

Paolo è quello che si è messo la, e risponde a tutti, sistemandoci e insegnandoci dei trucchetti per migliorare le posture, e lo fa con evidente piacere e non solo perché li aveva un compito. E’ quello che non si sente autorizzato ad allenare un avanzato.

Qui apro una parentesi, ultimamente escono modelli, ex grassoni, gente di 22 anni e mezzo corso, gente di 22 anni e una garetta vinta, e fanno  i PT anche on line. Pensate a questa gente e ragionate sul fatto che uno come lui ti dice che non si sente in grado, poi senza che io aggiunga cosa penso sul serio, tiratevi due somme.

Il rispetto. Dite “cosa vuoi dire?”

Video Paolo e i Trainer

“Mammut” ovvero Antonino De Pasquale, ovvero il torello di 25 anni, 118Kg, e 7 mesi di allenamento, ( spero di non sbagliare nessun dato), che vedrete nei video, gli poneva delle domande, anche col supporto del suo trainer, e Paolo da atleta e professionista si è quasi astenuto con la paura che una frase in più o meno potesse minare la fiducia incondizionata che il ragazzo ha ( e ogni atleta deve averlo ) nei confronti del suo preparatore Antonio Frizzi ( che poi è il tipo dei 140kg a freddo ).

Lui aveva il timore di rovinare quell’atto di fede che lega chi si allena a chi lo allena.

Altra parentesi. Questa volta pensate a tutti quelli che mettono bocca sui lavori fatti da altri senza saper nulla dei trascorsi, fatevi un bagnetto di umiltà e cazzi vostri e iniziate ad avere rispetto. Ve lo dico così tanto per gradire e senza impegno.

Ps. ho finalmente capito come si usano per bene i polsini, avevo cercato tanti video ma dal vivo è stato un lampo.. Ora state pensando: e a me che me ne f….!!  😈

Paolo è uno che ha un imbarazzo lampante quando gli si chiedeva le foto, o l’autografo sul libro.

Quando gli ho portato il mio, scusandomi perché l’ho mezzo demolito, mi guarda in faccia e mi fa “ No pure te?” ma con un evidente sguardo stupito, come se data la nostra conoscenza gli facesse strana la richiesta fatta anche da me. Per la foto era più rilassato XD.

Quando una persona è così, cioè alla mano, seria, aperta a tutto,  umile e professionale, che gli vuoi dire di più?

Non è il momento dell’ Amaro Lucano tranquilli, ma quello per dire che è anche simpatico da fare schifo.  Lasciamo stare per un attimo le inflessioni toscane che io personalmente amo, lasciamo anche i termini “tecnici” per indicare le cose fatte male.

Quando stai per 10 ore con una persona di cose e fatti da raccontare ne puoi trovare per giorni, ma vi racconto questo aneddoto.

Andiamo a fare pausa pranzo e doveva durare un oretta, io ero seduto davanti a lui e Claudio e ci si mette tutti “un po’ “ a parlare, si è spaziato tantissimo, degli approcci, dei ricordi, di facebook, degli sfigati da tastiera, ma intanto non era riuscito ad assaggiare la ricotta infornata sulla pasta alla norma ( che a quanto pare in toscana non c’è), e chiedevamo il bis, ad ogni modo, parla parla ci siamo ritrovati con un ritardo di un ora e mezza.

mangiata da Kosta2

Lui era un po’ preoccupato,  sarebbe andato via solo il giorno dopo e quindi non aveva fretta, ma gli sembrava male per noi, quando ci ha chiesto se non fosse il caso di dare una smossa, da buoni Siciliani, gli abbiamo fatto notare che da noi la tavola è sacra, e nessuno ha premura mentre si mangia. La sua risposta è stata semplicemente

Sono affascinato, abbiamo 1.30 ora  di ritardo e non gliene fotte niente a nessuno

Raccontandoci di come fuori siano stati tutti morbosamente fobici sui 5 minuti di ritardo.

Con noi poi si è finiti, ovviamente, tutti al bar.

 

Concludo.

Vedo tanta gente invidiosa on line, recentemente ci sto passando un attimo pure io e qualche amico, chi mi segue e/o conosce sà, non voglio far nomi, o raccontare fatti specifici, dico solo che ragazzini e falliti esclusi, spesso si vedono bimbominkiate fatte da gente adulta, professionale e preparata, la domanda è: Perché?

Ma anche qui ho la risposta e la tengo per me. A loro dico che io magari gli potrò venire figlio o nipote, ma da uno come lui dovrebbero imparare quanto meno lo stile.

Tutti quelli che ieri erano a Messina hanno fatto un corso, imparato cose, trovato soluzioni, incontrato le belle persone che sono Paolo, Claudio e Vincenzo Chemi ( di cui ho scritto poco ma che non è assolutamente da meno dato che la struttura e le competenze interne sono sue),  e dei nuovi contatti amici.

Per tutti noi è stato bello scoprire come nonostante il deserto di ignoranza, inconsistenza e  incapacità sportiva  che ci circonda, ( avevamo tutti lo stesso dramma di non avere un ambiente valido e stimolante in cui allenarsi),   ci siano dei ragazzi che vivono questo mondo ad un livello superiore, anche solo a livello celebrale,  e che abitano tutto sommato a 2 passi.

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Per me è stato di più, è stato conoscere di persona uno che reputo quasi un familiare, uno a cui ho raccontato cose che nessuno sa, perché fuori da un certo modo di vivere lo sport non sarebbero comprensibili, un amico che alla fine si è anche sfogato con me. E’ stata la ciliegina sulla torta, i rapporti  umani non sono veri finché manca la presenza, dopo ieri non manca nulla.

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Voglio salutare e ringraziare quella trentina di persone che ho conosciuto ieri, non mi ricordo mai i nomi di nessuno e quindi non vi cito o ne mancherebbe sicuramente qualcuno, e chiudo l’articolo cosi ( anche se so che leggendolo mi manderai a fanculo come sempre ) .

 

GRAZIE per quello che sei, e il corso non c’entra una mazza.

Ecco i Video di Antonino ” Mammut ” De Pasquale.. manca lo stacco che non ho ripreso per la batteria scarica 🙁

 

See you space cowboys

Ecco la versione di Paolo http://smartlifting.org/2015/07/dcss-tour-messina/ son felice sia stato l’articolo di riapertura del suo Blog.