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I Biarticolari

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La scorsa settimana ho creato una Guida allo Squat, nel 5° capitolo ho accennato ai Biarticolari, avevo già intenzione di scrivere due cose, ma dato che mi è stato chiesto, anticipo il lavoro che era previsto in un altro momento.

Incipit:

Premetto che dovrei dire prossimale e distale, ma mi sta sul culo perché crea confusione e quindi userò, su e giù, che lo capisce pure mia nonna, anche se così fa meno dottore. Sono serio a leggere ” facezie”,” fallacia” mi sono stancato, lo so che è corretto usarli come termini, ma da l’idea di puzza sotto al naso, e nel nostro ambiente l’unica puzza che conosciamo è quella dei guantini non lavati del secco che si allena accanto.

Abbiamo detto che esistono muscoli  tonici e posturali, agonisti e antagonisti , che esistono i co-contrattori e poi abbiamo accennato ai biarticolari, per esempio quando parlando della Spalla abbiamo nominato il tricipite. In realtà i muscoli si classificano anche in base alla loro forma, avremo quindi fusiformi, pennati, bipennati e pluripennati, ma anche di questo scriverò in seguito ( l’idea di scriverne mi è venuta alla mostra BodyWord di Gunther Von hagen’s a Firenze )

Di muscoli biarticolari il corpo è pieno e servono per giuntare più articolazioni allo stesso momento, creando quello che in realtà è un effetto sinergico .

Dato che più o meno ho già discusso dell’upper body ( vedi Spalla e la terza parte dei Rematori ) adesso vediamo il sotto, per praticità  iniziamo col classico video che ho usato spesso così se non avete letto gli articoli in sequenza vi viene più semplice.

  • Come vedete nel video il vasto laterale e il vasto mediale, sono giuntati in alto al femore e in basso alla tibia. Lo scopo è far ruotare il ginocchio ( tipo leg extention) .
  • Gray1239A questi si aggiunge il retto del femore che si unisce, in alto col bacino, e in basso sempre con la tibia, e serve difatti a collegare quest ultima al bacino. In sostanza oltre ad aiutare i primi due fasci, fa sollevare e avanzare la gamba  ( escludiamo dal ragionamento l’ileo psoas di cui ho già scritto QUI )

Il risultato è che il manichino del video raddrizza le gambe alzandosi, ma è instabile

Quello che succede nel video è però inreale perché se ci fossero solo quei tre muscoli il ginocchio non avrebbe nessun fermo e la leva sarebbe libera. Detto in soldoni,  il collo del vostro piede verrebbe a contatto con la vostra coscia, fa un pò schifo lo so, ma è quello che accadrebbe, cioè la tibia potrebbe ruotare sul ginocchio pure al contrario. Ma non succede e vediamo il perché.

  • Non succede perché a fine video viene assemblato il gastrocnemio, che tutti chiamano gemelli o polpaccio, ma che in effetti ha una parte detta soleo che fa si che sia un vero e proprio tricipite ( della sura ).

Cosa succede quando il quadricipite raddrizza la tibia?

Pensate di dare un calcio ad un pallone o ad eseguire un salto.

La tibia, messa in trazione dal quadricipite, si raddrizza mentre la coscia va in avanti, nel frattempo  il polpaccio, che in basso è collegato al tallone e in alto sul femore e la tibia, si stira, e lo fa tanto che il piede viene trascinato e allungato. Queste azioni sono contemporanee e hanno l’effetto di bloccare la rotazione in avanti della gamba, dato che ovviamente così la tibia viene trazionata anche verso dietro.

Basta far finta che siano degli elastici per capire come tirano.

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So che non è immediatamente intuibile, ma dovete vedere queste combinazioni di muscoli come un sistema di sicurezza che impedisce di spappolarsi in due alla prima contrazione muscolare.

Prendiamo l’esempio della foto, quando il quadricipite raddrizza la tibia per prendere lo slancio e avere l’elevazione, l’energia metabolica in eccesso, non potendo essere sprecata, viene trasferita ai polpacci grazie alla rotazione della caviglia e permette al piede di premere al suolo dandogli potenza.

E’ una sorta di messa a terra elettrica.

Per energia in eccesso si intende il fatto che durante un movimento un muscolo resta contratto, ( non può disattivarsi per riattivarsi pochi millisecondi dopo, dato che consumerebbe troppa energia), però a nessuno per questo motivo si è mai girato il ginocchio al contrario saltando e questo grazie al fatto che quella forza di trazione in eccesso viene dirottata e sfruttata altrove.

Quello che accade è che quando la tibia ruota in avanti grazie alla contrazione dalla coscia, l’energia in eccesso, si trasferisce attraverso la caviglia, alla punta del piede, ( che infatti si allunga), da cui parte lo slancio. Questo movimento contemporaneamente allunga il polpaccio, che tirando in su ( verso il gluteo) blocca la rotazione del ginocchio fermando l’articolazione, e salvaguardando per ovvia conseguenza l’integrità del ginocchio.

Il polpaccio, che unisce il tallone alla tibia e al femore, preso da solo aiuta flettere il femore, cioè a piegare la gamba verso dietro, il che lo rende un antagonista dei quadricipiti che invece la portano avanti. Sono esattamente come bicipite e tricipite.

Però in realtà sono sinergici, si muovono assieme, proprio perché biarticolari e in quanto sinergici è proprio grazie al polpaccio ( antagonista ) che si potenzia l’effetto dell’agonista ( quadricipite ).

  • Nel video ci sono altri muscoli uno è  il gluteo che va dalla cima dell’anca  all’inizio del femore, e quindi fa si che la gamba venga scalciata indietro.
  • Poi ovviamente i femorali/ ischio-crurali cioè, il bicipite femorale che sta sul lato esterno, lato mano,  il semitendinoso che sta dall’altro lato ( quello interno) e poco su ( in zona adduttore)  il semimembranoso, si collegano in alto nella porzione bassa dell’anca ( bacino ) e in basso sulla tibia. Cioè servono per collegare il bacino alla tibia sfruttando il ginocchio ( leg curl).

Come funziona in questo caso? (che poi è lo stesso)

Quando contraete il gluteo portate il pube in avanti e tirate su la schiena, infatti il gluteo è forse il muscolo più potente che abbiamo ed è un estensore del bacino, e lo abbiamo visto QUI e QUI

Ci troviamo con lo  stesso problema  dei quadricipiti di prima, ovvero, cosa impedisce al gluteo di tirarci con le spalle troppo in dietro? Cosa impedisce al gluteo di extraruotare tanto il bacino da farci spezzare la schiena in due in stile Fatality? 

Video 

  • La risposta è il retto del femore. Quando indurendo il sedere vi raddrizzate, il bacino stira i muscoli della frontali della coscia, e dato che il retto è collegato sia alla tibia che al bacino,  ancora una volta c’è un trasferimento di potenza.

Nella pratica dei fatti,  quando irrigidite il sedere, ruotate il bacino in senso antiorario. Portando il pube avanti retrovertite la cresta iliaca, mandando in trazione il retto del femore a cui è collegato e che, a sua volta, tira la tibia in su.

Quindi, non solo il gluteo tirando il femore verso dietro, da ulteriore potenza al retro della  coscia potenziandola (pensate a quando siete in spinta per uscire dalla buca nello Squat), ma facendolo, contrae la parte  frontale (il retto)  spingendo di fatto in su la gambe, contrastando la rotazione del bacino e limitando la sua trazione.

Se seguite il blog avete già letto tutto, in caso contrario guardate il Buttwink e la Sculata

Vi è mai capitato di avere dolore nella zona del pube mentre fate Squat? Ora sapete perchè.

Quando la gamba si raddrizza (estendete la tibia), i femorali ad essa collegati si stirano. Pensate a uno Stacco a gambe tese, sentite la trazione che va da sotto il ginocchio al gluteo, e infatti gli ischiocrurali aiutano il gluteo a ruotare ed estendere il bacino.

Se avete un po di intuito avete capito che grazie ai biarticolari un muscolo mono-articolare, oltre a fare il suo lavoro, può trasferire la sua potenza ad articolazioni a cui non è collegato, e quindi ci si trova nella condizione in cui i quadricipiti tirando la caviglia aiutano i glutei a muovere il bacino, e i glutei , tirando la tibia aiutano i quadricipiti a raddrizzare il ginocchio.

Andando sul pratico grazie a questo discorso si riesce a capire come mai nello Stacco o nello Squat, un livello di tensione muscolare sbagliato  sui femorali, nel primo caso fa alzare prima il bacino in partenza, e nel secondo invece rende difficile scendere sotto il parallelo.

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Quello che vedrete è un mio tentativo “imbarazzante” ( lo ammetto ) di farvi vedere low cost come funziona la cosa, è molto semplificato ma spero che almeno apprezzate lo sforzo. Non lo so usare autocad, ne so fare animazioni 3D. XD

Il modellino essendo in legno e non progettato allo scopo è molto rigido e con 9000 limitazioni, per esempio gli elastici tirano e basta e non partono al comando di un sistema nervoso, quindi anche se fosse andato tutto bene il Pinocchio sarebbe sempre sembrato andare a caso, però potete vedere come si tirano o rilassano gli elastici ( fate finta siano i muscoli )

 

Video